Ho lasciato l'auto a Valgoglio evitando il parcheggio a pagamento di 5 euro (sono contro le amministrazioni che per fare cassa adottano questi sistemi), raggiungendo poi in 15 minuti la centrale Enel di Aviasco che è la base di inizio del mio lungo percorso. In altre occasioni (questa è la quarta volta che vado al Pradella, le altre 3 volte purtroppo ho trovato nebbia) ho sempre iniziato il percorso attraversando il ponticello e seguendo l'indicazione "Rifugio Gianpace "ripido"; questa volta ho scelto invece il tracciato più comodo, proseguendo quindi oltre la centrale sulla sterrata che fiancheggia il torrente Goglio e che poco più avanti attraversa il torrente stesso. Il percorso inizialmente è quasi pianeggiante, ma poi si inerpica decisamente lungo il bosco fino al bivio che a sinistra va per il rifugio Gianpace. Proseguo sul sentiero 232 fino a piegare gradualmente a destra e, in prossimità del segnavia Cai, conyinuo a sinistra seguendo l'indicazione per Passo Valsanguigno; proseguendo si raggiungono prima le Baite Bindagola e in seguito, dopo la ripidissima salita e poi su percorso per fortuna un po' più variato, si raggiunge anche la Baita Presponte (2097 m) posizionata su una specie di altopiano verdeggiante. Appena superata la baita, su un sasso sono scritte con vernice bianca le indicazioni per Pizzo Farno (a sinistra) e per il Monte Pradella (diritto); si prosegue quindi sulla traccia non sempre evidente, ma comunque ben segnata da bollini bianchi e da parecchi omini in pietra. Il percorso inizialmente è pianeggiante ma poi si inerpica decisamente; si raggiunge per primo il lago Gelato (2417 m) e, dopo circa 45 min. di tracciato inizialmente posto su facile roccia e più impegnativo e anche più esposto nell'ultima parte (della piramide del Pradella), eccomi finalmente in vetta del Monte Pradella a 2626 m. Da qui si gode un ottimo panorama veramente a 360 gradi, ma vi rimando alla mia galleria di foto scattate durante l'escursione: cieli tersi e aria limpida che consentono di ottenere ottime fotografie con panorami meravigliosi che ripagano dalla fatica.
La discesa è dal versante opposto, verso il lago Nero, che, dopo il primo tratto attrezzato, si sviluppa in un lungo percorso quasi lunare e selvaggio, ma molto panoramico sul lago d’Aviasco e tutti gli altri laghi: dopo aver raggiunto il lago Nero si incrocia il sentiero 268 e poi il 229 dalla casa del guardiano, che in poco più di un'ora (1 ora e 30) ci porta alla Frazione Bortolotti e per strada asfaltata, al parcheggio di Valgoglio.
La traccia gpx creata dal mio navigatore Garmin (cliccare per il download)
Fotogalleria
La centrale ENEL di Aviasco, base di partenza dell'escursione al Monte Pradella
Salendo dopo il bosco di faggio
La costa che separa Val Sanguigno dalla Valcanale
La segnaletica Cai posta al bivio: per il nostro percorso si prende a sinistra
Salendo per la bella Val Sanguigno
Sguardo verso valle sul percorso effettuato
Le belle baite Bindagola
Verso la valle percorsa
Il piccolo altopiano dove è posizionata la baita Presponte (2097 m)
A sinistra il Passo Valsanguigno, meta di transito per il rifugio Gemelli
Sull'orizzonte, dal centro a destra, il Monte Secco e la Cima di Fop
La baita Presponte
I due bivi: a sinistra per il Passo del Farno e diritto per il M. Pradella
Salendo, poco dopo la Baita Presponte
Il primo laghetto che si incontra
Il secondo laghetto, probabilmente il più importante: il Lago Gelato
Grossi omini verso la meta
L'ultimo tratto della piramide del Pradella
Panoramica sul percorso già fatto
Panoramica Ovest
Panoramica Nord: a destra la croce di vetta
Al centro il gruppo della Presolana
Croce di vetta
Panorma Ovest: in basso la diga Colombo in Val Brembana
Panorama verso Sud-Est
La mitica Presolana, sull'orizzonte verso sinistra; il Frerone e il Cornone di Blumone
Sopra il lago di Aviasco, il Monte dei Frati e il Cabianca a destra
Oltre il Cabianca: il Diavolo di tenda e il Diavolino
Panoramica Nord; al centro il Passo di Aviasco e il confine con la Valle Brembana
Panoramica Ovest 2
Verso Sud-Est
Panorama Nord
Sull'orizzonte a destra il Pizzo Arera
Bernina
Ovest
Il ghiacciaio dell'Adamello, a sinistra il colatoio
Per finire, la zoomata sulla mitica...