Raggiunto il paese di Parre,lo si risale fino alla chiesa principale: girare a destra percorrendo la ripida strada che conduce alla fine del paese, dove è situata l’area ecologica con un piccolo parcheggio sulla destra. Si prosegue ora a piedi sulla strada asfaltata con divieto di accesso; sempre sulla destra e in leggera discesa, dopo 50 metri circa, superato un piccolo ponte è necessario girare a sinistra dove inizia il sentiero n. 241. Si entra nel bosco percorrendo una piccola mulattiera in parte ciottolata e un po' dissestata e si giunge, in circa 30 minuti, a ritrovare la strada asfaltata per arrivare poi alla chiesetta di Sant´Antonio. Prepariamoci alla noiosità del percorso che si snoda completamente su stradina asfaltata e o cementata fino alla baita media di Vaccaro (1496 m) con pendenza assai decisa. Sulla sinistra è possibile raggiungere in breve il Rifugio Vaccaro (1519 m): si prosegue invece seguendo la stradina a destra non più cementata fino alla baita alta di Vaccaro (1649 m) ed in prossimità di una pozza abbeveratoria per animali, girare a destra su una traccia abbastanza visibile di sentiero un po' dissestato, fino a raggiungere la evidente costa. Girare a sinistra seguendo la lunga cresta: inizialmente la pendenza è discreta ma poi via via diviene sempre più ripida per condurci in breve al culmine, costituito da una sorta di pianoro dove è collocata una piccola croce di vetta in ferro. Da qui inizia la vera traversata su traccia di sentiero che conduce al Monte Secco prima e alla Cima del Fop poi. Premetto che già in prossimità del Monte Secco ci sono passaggi parecchio esposti e quindi adatti a escursionisti esperti, sopratutto per raggiungere la Cima del Fop dove ci sono alcuni punti da superare in arrampicata di I°++ max II° e comunque molto esposti. Si raggiunge l'antecima del M. Secco con megacroce tramite alcuni saliscendi in circa 35 minuti dal M. Vaccaro. Per raggiungere la vera vetta del Secco con omino bisogna scendere circa 100 metri circa in direzione Ovest fino alla evidente selletta, per poi risalire nuovamente fino all'omino omonimo in circa 25 minuti dall'antecima del Secco. Per raggiungere la Cima del Fop bisogna proseguire sempre in direzione Ovest seguendo la lunga cresta con diversi saliscendi e con mega salita finale che porta in vetta con omino (2322 m). La discesa per me è stata più difficoltosa: forse ho smarrito la traccia (ve ne sono parecchie di cui alcune fatte probabilmente da capre, frequentatrici assidue del luogo); mi sono ritrovato in posti con roccia friabile e con canalini difficili da superare anche perché posti in discesa. Se avrò la possibilità di ripetere l'escursione, sicuramente porrò maggiore attenzione per seguire la vera traccia che quasi sempre è in cresta, pur abbassandosi sul lato sinistro per poi ritornare in cresta per evitare qualche torrione. Comunque alla fine dopo la lunga discesa ci si ritrova al Passo del Re dove si incrocia il sentiero 243 proveniente da Valcanale. Proseguire in direzione Rifugio Santamaria in Leten, indicato da una scritta rossa su una pietra. (il Rifugio si trova proprio sotto al Passo del Re). Arrivati al Rifugio è necessario prendere il sentiero 240 in direzione Est, proseguendo abbastanza in piano e con leggera discesa per poi risalire quasi ripidamente fino alla Baita Forcella. Da qui tramite il 240 si arriva direttamente a Parre: personalmente ho preferito seguire la stradina sterrata di servizio alla malga che passa dalla Baita alta di Vaccaro e ho ridisceso il percorso che avevo fatto in mattinata. Buona visione.
Tracciato home made del percorso effettuato su foto di Google Earth
Chiesetta di San'Antonio
Il lungo crinale da percorrere per Monte Vaccaro
Guardando verso la valle e il paese di Premolo
Pizzo Formico e la costa di Valpiana a sinistra
L'altopiano di Clusone
Dalla Baita di mezzo sguardo al Monte Vaccaro ancora un po' lontano
Sguardo verso l'alpeggio del Vaccaro
Idem ma piu' completo
Croce di Vetta del Monte Vaccaro
Dal Vaccaro ampio panorama verso sud
Panorama verso l'alta Valle Seriana. Il paese sotto e' Ardesio
Zoom sulla mitica Presolana
Zoomata sul M. Torena (a sinistra) il Recastello, Tre Confini, Monte Gleno e Pizzo Tornello
Da sinistra il Monte Alben e l'Arera a destra
Panoramica dal Vaccaro verso Nord-Est
Tracciato del sentiero verso il Monte secco
Idem ma verso la selletta
In avvicinamento all'antecima con croce del Monte Secco
L'antecima a destra a sinistra la vera vetta del Monte Secco
Panorama verso Est
Monte Secco a destra e a sinistra la Cima del Fop
Croce di vetta antecima M. Secco
Le coste appena percorse dal M. Vaccaro (in centro)
Alta Valle Seriana
Altopiano di Clusone, la Valle Borlezza, il Lago d'Iseo e quasi sopra il Monte Guglielmo
Presolana Sud a destra e il Monte Ferrante a sinistra
Pausa faunistica alla selletta tra le due vette del Monte Secco
Vetta con omino del Monte Secco
L'antecima con croce dalla Vetta del M. Secco
La cresta che dovremo percorrere per arrivare alla Cima del Fop (in centro)
Cresta percorsa dal Secco
La cima del Fop strapiombante sulla Valcanale
Verso la vetta
Pausa floristica sul percorso verso la vetta
Da come si puo notare la traccia del sentiero in cresta e' molto esposta
Vetta della Cima del Fop con omino in pietra
Visuale Nord dalla vetta
Il monte Secco dalla C. del Fop
Veduta dal Fop verso Ovest, le creste continuano fino al Pizzo Arera e Corna Piana
In discesa per creste
La bella Cima del Fop
Ultima fase di discesa verso il Passo del Re
In centro valle il Rifugio Santamaria in Leten
Il Rifugio Leten
Cartello Cai indicatore appena dopo il Rifugio. Seguire il 240 Baita Forcella e Rif. Baita Vaccaro
La direzione del sentiero quasi in piano verso Baita Forcella
Baita Forcella
La bella cima del Fop appena percorsa
Dalla Baita alta del Vaccaro, sguardo verso la discesa