Il sentiero di Conchetta n. 404 parte da Frassineto, staccandosi dal tracciato 403 che da Carbonera raggiunge il Rifugio Albani. Si inerpica decisamente fino a raggiungere la Malga di Polzone (1570 mt.), dove si trova l'omonima cascina usata durante l'estate dagli allevatori in alpeggio con le mandrie. Il sentiero prosegue seguendo la strada sterrata di servizio agli impianti, che si abbandona poi per recuperare il vero e proprio sentiero di Conchetta: il bivio risulta ben segnato. Da Polzone la visuale è molto ampia, ma man mano che il percorso si snoda, dopo la baita Conchetta (1792), la visione si restringe sempre più fino a quando si raggiunge il Passo di Fontanamora, dove l'orizzonte si allarga nuovamente spaziando con una stupenda visuale sulla Valle Sedornia, poi sulla Alta valle Seriana e ovviamente anche verso la Valle di Scalve. Per raggiungere la vetta di Vigna Vaga - 2332 mt. è necessario girare a destra seguendo la traccia del sentiero in direzione nord, poi si prosegue in linea quasi retta, e in prossimità della vetta è necessario spostarsi sulla parte sinistra.
Tutta questa zona è caratterizzata dalla presenza di una Natura incontaminata dove delicati equilibri si conservano da millenni, qualificata e protetta dall'Unione Europea come territorio da preservare. E' pertanto opportuno auspicare e sperare che nessun devasto ambientale, in nome di un discutibile progresso, distrugga un patrimonio naturalistico ricco di flora e fauna notevoli, che appartiene a tutti.
Percorso del sentiero n. 404 di Conchetta e Vigna Vaga
Da Polzone una bellissima visione widescreen sulla Presolana
A destra in primo piano il Monte Cavallo, sull'orizzonte da sinistra il Recastello, il Monte Gleno e la valle omonima
La malga Barbarossa e la malga della Manina
A sinistra la baita di Conchetta a 1792 mt., all'inizio della valle omonima
A sinistra: Pizzo Recastello, Tre Confini, Monte Gleno e Passo di Belviso
Dopo la baita di Conchetta, ci si addentra nel boschetto di larici
Il sentiero prosegue dolcemente sopra il ghiaione, tra i bellissimi larici profumati
Dal boschetto, lo sguardo spazia sulla zona scalvina di Oltrepovo
Una meravigliosa prospettiva della Valle di Scalve: sul fondo il paese di Schilpario
Alla fine del boschetto di larici, alle spalle del percorso, si ammira la Presolana e ai suoi piedi la verde conca della baita
All'inizio della caratteristica conca, disseminata di rocce calcaree, si nota sulla destra il Pizzo di Petto con le sue due vette
Durante una piccola pausa e' facile avvistare le marmotte, pronte a ritirarsi se pero' ci si avvicina troppo
Suggestiva visione di una parte del Fontanamora, con i caratteristici ghiaioni e i piccoli nevai
ella parte centrale si intravede il passo di Fontanamora
Un'altra piccola pausa per ammirare e fotografare le stelle alpine
Dal Passo di Fontanamora si gode una stupenda visione della valle di Conchetta e, sul fondo, della Valle di Scalve
Superato il Passo di Fontanamora, ci si avvia perso il Vignavaga
Dalla vetta di Vignavaga un'ampia visione verso l'alta Val Seriana e le sue montagne
Sempre dalla vetta, e' possibile ammirare anche le vette orobiche piu' alte
Ancora dalla vetta, in direzione opposta della foto precedente, la caratteristica morfologia del Fontanamora