Dopo aver superato la Diga del Gleno, ci si inoltra per la lunga vallata che si inerpica fino alla baita di mezzo. Si prosegue oltre, e al raggiungimento dei cartelli indicatori con l'omino di pietra e il bivio per il Rifugio Curò e il Belviso, è necessario continuare quasi in linea retta fino alla base rocciosa. Il sentiero è segnalato da diversi omini in pietra, di cui curo personalmente la presenza, integrati da bolli in vernice rossa che ho ravvivato l'autunno scorso. Dopo la base rocciosa, il percorso sale a zigzag portandosi poi gradualmente sulla parte sinistra, quasi sotto la vetta. Raggiunta la famosa roccia scura, chiamata "bretò negrò" dai cacciatori locali o "testa nera" dai libri storici del CAI, il sentiero prosegue verso il colle, ma spostandosi invece leggermente sulla destra. La lunga e impegnativa salita porta al colletto del Gleno, da dove si intravede già la vetta, raggiungibile in dieci minuti.
Raggiunta la vetta con la caratteristica croce, è bellissimo godere la vista di tutte le montagne dello stupendo scenario a 360 gradi.
Scendendo, anzichè ripercorrere la valle del Gleno, è interessante raggiungere il Rifugio Curò scendendo a sinistra nella Vedretta del Trobio, con l'utilizzo dei ramponi e prestando parecchia attenzione al materiale friabile che ricopre il ghiacciaio.
Articolo riaggiornato in aprile 2018 con foto a 1024 px e panoramiche 1300 px. Buona visione
Percorso del sentiero n. 410 e tracciato per raggiungere la vetta del Monte Gleno (2882 mt.)
La valle del Gleno, dopo aver superato la diga e la cascina bassa , la decisa salita e verso la baita di mezzo
La nostra meta: la vetta del Gleno (breto negrò)
Vicino alla baita di mezzo, alle proprie spalle, sul fondo si scorge la diga
Il bivio che a sinistra va verso il Passo Bondione e rifugio Curo', a destra verso il Belviso: in linea piu' o meno retta la nostra meta del Monte Gleno
Sopra l'omino di pietre in primo piano, sullo sfondo si scorge il Passo Bondione 2680 mt.
In cima al colletto del Gleno, la stupenda prospettiva del Monte Gleno con la sua vetta e la croce
La vetta del Monte Gleno
Lo sguardo spazia verso est: quasi sul fondo il Cimon della Bagozza e sull'orizzonte le montagne bresciane (Cornone di Blumone)
Il Tornello e il Tornone, Cornalta ai piedi dei quali scorre il torrente Gleno nell'omonima valle
Un'altra bella e ampia prospettiva della valle del Gleno: sullo sfondo il massiccio della Presolana
In primo piano, da sinistra: il Pizzo Tre Confini e il Recastello e dietro il Redorta e il Coca
Zoomata sul Pizzo Recastello
Sulla sinistra il Pizzo del Diavolo della Malgina che sovrasta il piccolo lago omonimo, situato proprio di fronte al Monte Gleno
Ultra panoramica sulla Vedretta del Trobio (sotto) da destra il Torena, le Cime di Caronella, il Diavolo della Malgina
La meravigliosa visuale che si presenta a chi raggiunge la vetta del Monte Gleno
Zoomata sulla Malga di Cardeto e a sinistra il Pizzo Pradella e sulla destra il Cabianca
Il Pizzo del Diavolo di Tenda e, alla sua sinistra, il Diavolino
Il suggestivo massiccio dell'adamello e parte del ghiacciaio
Zoomata sul gruppo della Concarena
Pizzo Camino, Cima Morem, in primo piano Pizzo Tornello e Tornone
Sotto: la vedretta del Trobio che inesorabilmente si stà ritirando
Al ritorno l'ultimo sguardo sul percorso dell'escursione